Tailandia-
Mentre il sole tramonta questo venerdì 28 febbraio 2025, la comunità musulmana della Thailandia si unirà a milioni di persone in tutto il mondo per dare il benvenuto al mese sacro del Ramadan. Questo periodo sacro, che segna il nono mese del calendario lunare islamico, è un momento di digiuno, preghiera, riflessione e comunità per i musulmani di tutto il mondo.
Quando inizia il Ramadan?
L'inizio del Ramadan è incentrato sull'avvistamento della luna crescente, una tradizione che unisce fede e attesa. In Thailandia, come in molte parti del mondo, i leader religiosi e le comunità locali si stanno preparando a guardare verso il cielo dopo il tramonto di venerdì. Se la luna crescente verrà avvistata, il Ramadan inizierà ufficialmente sabato 1 marzo, con il primo giorno di digiuno che inizierà all'alba. Se la luna dovesse rimanere sfuggente, il mese sacro inizierà domenica 2 marzo. Questa variabilità riflette il ritmo del calendario lunare, che sposta la data del Ramadan di circa 11 giorni prima ogni anno rispetto al calendario solare.
Quest'anno, le previsioni astronomiche suggeriscono una forte probabilità che la luna sia visibile venerdì sera, allineando la data di inizio della Thailandia con gran parte del mondo musulmano, compresi i paesi confinanti come Malesia e Indonesia. Le autorità islamiche thailandesi, compresi i comitati locali per l'avvistamento della luna, prenderanno la decisione finale, un momento atteso con ansia dai fedeli.
Ramadan in Thailandia: un mix di fede e cultura
La Thailandia, una nazione prevalentemente buddista, ospita una vivace minoranza musulmana, che costituisce circa il 5% dei suoi 70 milioni di abitanti. Concentrata in gran parte nelle province meridionali di Pattani, Yala, Narathiwat e Satun, la comunità musulmana dà vita al Ramadan con un mix di devozione islamica e tradizioni locali.
Dall'alba al tramonto di ogni giorno, i musulmani in Thailandia si astengono da cibo, bevande e altre indulgenze fisiche, concentrandosi invece sulla crescita spirituale. Il pasto prima dell'alba, il suhoor, spesso comprende pietanze semplici ma sostanziose come il porridge di riso o i datteri, che danno energia ai fedeli per la giornata a venire. Al tramonto, la rottura del digiuno, nota come iftar, diventa una celebrazione comunitaria. Le moschee e le case sono piene di attività mentre le famiglie si riuniscono per condividere i datteri, tradizionalmente il primo boccone, seguiti da piatti come curry speziati, pesce fresco e dolci dessert come il khao niao mamuang (riso glutinoso al mango) adattato per l'occasione.
Nei centri urbani come Bangkok e Pattaya, dove le comunità musulmane sono più piccole ma in crescita, il Ramadan assume un'aria cosmopolita. I venditori ambulanti vicino alle moschee offrono prelibatezze halal e gli amici interreligiosi spesso si uniscono ai pasti iftar.
La carità, pilastro dell'Islam, risplende anche durante il Ramadan. Nella Thailandia meridionale, le comunità organizzano raccolte di cibo e condividono l'iftar con chi è nel bisogno, mentre nelle città, le donazioni alle moschee e ai gruppi di assistenza sociale aumentano.
Per i musulmani della Thailandia, il Ramadan 2025 arriva in un contesto di attesa e resilienza. Nel profondo sud, dove da decenni cova un'insurrezione, il mese sacro spesso funge da invito alla pace e alla riconciliazione, anche se le preoccupazioni per la sicurezza possono moderare gli incontri pubblici. Nel frattempo, in tutto il paese, i fedeli bilanciano il digiuno con la vita quotidiana: studenti, lavoratori e contadini si adattano alle esigenze fisiche dell'astinenza nel caldo tropicale della Thailandia.
Il mese culminerà nell'Eid al-Fitr, previsto intorno al 30 o 31 marzo, a seconda dell'avvistamento della luna. Questa gioiosa festa vedrà le famiglie indossare abiti colorati, scambiarsi doni e banchettare insieme, segnando la fine di un viaggio trasformativo.
Con l'arrivo del Ramadan questo fine settimana, la comunità musulmana della Thailandia è pronta a tessere il proprio filo conduttore nell'arazzo globale di questo periodo sacro.
Questo articolo è originariamente apparso sul nostro sito gemello The Pattaya News.