COMUNICATO STAMPA:
Il Primo Ministro Paetongtarn Shinawatra ha assicurato al pubblico che l'indagine sul caso "The iCon Group" procederà senza indugio ora che è stata trasferita al Department of Special Investigation (DSI). Affrontando le preoccupazioni sui possibili ritardi e sul rilascio anticipato dei sospettati, Paetongtarn ha affermato che il DSI e la Royal Thai Police (RTP) stanno collaborando strettamente per garantire un progresso regolare, con la RTP che ha già fornito tutte le informazioni essenziali al DSI.
La Consumer Protection Police Division (CPPD) ha consegnato più di 92,000 pagine di documentazione al DSI lunedì (28 ottobre) per determinare se il caso è idoneo per un'indagine speciale. Con il caso ufficialmente accettato il giorno successivo, il DSI sta ora lavorando insieme all'Office of the Attorney General, che fornisce esperti finanziari e fiscali per assistere nell'analisi di complessi processi finanziari e registri fiscali.
Citando il decreto di emergenza sui prestiti considerati imbrogli e frodi pubbliche BE 2527 (1984), il vice commissario del Central Investigation Bureau (CIB) Pol Maj Gen Suwat Saengnum ha confermato che il trasferimento alla giurisdizione del DSI è in linea con i requisiti legali. Il caso ha accumulato prove sostanziali che indicano perdite diffuse per gli investitori, con oltre 8,000 vittime e danni superiori a 100 milioni di baht, soddisfacendo i criteri per un caso speciale.
L'avvocato Withoon Keng-ngarn, che rappresenta 11 dei 18 sospettati, tra cui il CEO di The iCon Group Warathaphon Waratyaworrakul, ha affermato che le richieste di cauzione per 15 sospettati saranno prese in considerazione la prossima settimana, mentre gli accordi per i restanti tre sono ancora in sospeso. Afferma che The iCon Group ha operato come una legittima rete di vendita indiretta, respingendo le accuse di essere uno schema Ponzi, sebbene la CIB abbia identificato la società come potenzialmente fraudolenta.
Il precedente è un comunicato stampa del dipartimento PR del governo tailandese.