COMUNICATO STAMPA:
Da metà agosto, le inondazioni hanno colpito 37 province della Thailandia, provocando 49 morti e colpendo circa 176,000 famiglie.
Secondo il Department of Disaster Prevention and Mitigation (DDPM), le inondazioni hanno colpito aree nelle regioni del Nord, Nord-Est e Centrale, tra cui Chiang Rai, Chiang Mai, Phitsanulok, Phetchabun, Loei e Nong Khai. Il DDPM ha segnalato che 213 distretti e oltre 4,930 villaggi sono stati colpiti da inondazioni e frane, danneggiando case e infrastrutture.
Il bilancio delle vittime include 26 decessi attribuiti direttamente alle inondazioni, in particolare a Chiang Rai, Phayao, Lampang, Nan, Phrae e Sukhothai, insieme a 23 decessi correlati alle frane a Chiang Rai, Chiang Mai e Phuket. Il DDPM sta attualmente monitorando 18 province che stanno ancora affrontando inondazioni attive, che hanno colpito più di 32,900 famiglie in 73 distretti. Le province chiave includono Chiang Rai, Chiang Mai, Lampang e Lamphun, dove le gravi condizioni meteorologiche continuano a creare condizioni pericolose e a interrompere le operazioni di recupero.
A Chiang Rai, quattro distretti, tra cui il distretto della capitale e Wiang Pa Pao, stanno lottando con le conseguenze di inondazioni improvvise e frane. La provincia ha registrato 14 morti e due feriti, il che la rende una delle aree più colpite. Sebbene i livelli dell'acqua stiano iniziando a ritirarsi in alcune aree, le autorità locali rimangono vigili mentre le piogge persistono. A Chiang Mai, forti acquazzoni hanno causato inondazioni e frane in tre distretti, colpendo sette famiglie, mentre i funzionari continuano a drenare le acque alluvionali mentre i livelli dell'acqua aumentano.
La situazione nelle altre province varia, con alcune aree che si stabilizzano mentre altre continuano ad affrontare sfide continue. A Lamphun, i crescenti livelli dell'acqua stanno colpendo sette distretti, con un impatto su oltre 4,100 famiglie. La provincia di Lampang sta anche affrontando gravi inondazioni in cinque distretti, con tre decessi e quattro feriti segnalati. Nel frattempo, a Phrae e Nan, le inondazioni improvvise si sono placate e sono in corso gli sforzi per ripristinare la normalità. Tuttavia, province come Phetchabun, Sukhothai e Phitsanulok stanno ancora sperimentando alti livelli dell'acqua nei fiumi e nelle aree basse, con i funzionari locali concentrati sui soccorsi di emergenza e sul supporto alle comunità colpite.
Nel Nord-Est, Nong Khai sta affrontando le inondazioni del fiume Mekong, che hanno colpito più di 7,700 famiglie. Anche Udon Thani, Chaiyaphum e Ubon Ratchathani stanno affrontando sfide legate alle inondazioni, con inondazioni improvvise segnalate in diversi distretti. Nella regione centrale, Phra Nakhon Si Ayutthaya rimane vulnerabile a causa dell'aumento delle fuoriuscite d'acqua dalla diga di Chao Phraya, che ha causato inondazioni in sei distretti e ha colpito circa 7,000 famiglie.
Il DDPM, insieme ad altre agenzie governative, ha dispiegato personale e unità di risposta alle emergenze nelle aree colpite. Il Ministero della Salute Pubblica ha allestito rifugi temporanei e sta fornendo servizi sanitari ai residenti nelle regioni colpite. La Royal Thai Navy sta inoltre fornendo assistenza con insacchettamento e logistica, oltre a distribuire pasti cucinati alle famiglie sfollate. Nella provincia di Nan, il Chulabhorn Research Institute ha consegnato forniture di soccorso reali a chi ne aveva bisogno.
L'Office of the National Water Resources (ONWR) ha emesso allerte per potenziali inondazioni a Bangkok e in cinque province limitrofe (Samut Songkhram, Samut Sakhon, Nakhon Pathom, Nonthaburi e Samut Prakan) a causa delle continue piogge, del deflusso fluviale da nord e delle alte maree previste fino al 2 ottobre. Le comunità situate al di fuori degli argini anti-inondazione lungo i fiumi Chao Phraya, Mae Klong e Thachin sono state avvisate di rimanere in stato di massima allerta.
In risposta all'aumento dei livelli dell'acqua, il Royal Irrigation Department ha aumentato il deflusso alla diga di Chao Phraya a Chai Nat a 1,800 metri cubi al secondo per accogliere il volume maggiore di acqua proveniente dal Nord. Si prevede che la misura innalzerà i livelli dell'acqua di circa 30 centimetri nelle aree a valle, sollecitando avvisi alle comunità lungo il fiume per prepararsi a potenziali inondazioni nei prossimi giorni.
Le autorità continuano a sollecitare i residenti nelle aree colpite e a rischio a monitorare le previsioni meteo e a seguire gli ordini di evacuazione, se necessario. Il DDPM rimane in stand-by per rispondere alle emergenze e fornire assistenza secondo necessità, mentre sono in corso gli sforzi per consegnare rifornimenti di soccorso, ripristinare le infrastrutture danneggiate e supportare la ripresa delle comunità colpite dalle inondazioni in tutto il paese.
Il precedente è un comunicato stampa del dipartimento PR del governo tailandese.