COMUNICATO STAMPA:
Il Department of Disaster Prevention and Mitigation (DDPM) ha riferito oggi (23 settembre) che le inondazioni continuano a colpire sei province, con un impatto su oltre 18,000 famiglie. Le province di Chiang Rai, Lampang, Phitsanulok, Nong Khai, Nakhon Phanom e Ayutthaya rimangono inondate, con 27 distretti e 130 sottodistretti che subiscono interruzioni.
Secondo il DDPM, i livelli dell'acqua nel fiume Mekong sono generalmente diminuiti nella Thailandia settentrionale e nord-orientale, ad eccezione di Ubon Ratchathani, dove il fiume è aumentato di 47 centimetri. Nonostante questo aumento, l'acqua rimane al di sotto dei livelli critici. Nel distretto di Khong Chiam, Ubon Ratchathani, il fiume è 55 centimetri sotto la riva, mentre Nakhon Phanom e Mukdahan sono un metro e 1.41 metri sotto le rispettive rive.
Il Dipartimento meteorologico thailandese ha emesso avvisi di forti piogge nel nord, nord-est, centro, est e sud della Thailandia. Sebbene il monsone sud-occidentale si stia indebolendo, si consiglia ai residenti di rimanere vigili, soprattutto nelle aree soggette a inondazioni improvvise e deflusso delle foreste.
Nel frattempo, l'Ufficio nazionale delle risorse idriche ha individuato 22 province, tra cui Chiang Mai, Bangkok e Trat, che restano a rischio di ulteriori inondazioni, spingendo le autorità locali a restare vigili per possibili emergenze.
Il precedente è un comunicato stampa del dipartimento PR del governo tailandese.