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Il Ministero del Turismo e dello Sport ha deciso di posticipare la riscossione di una quota di 300 baht per l'"ingresso a terra" fino al quarto trimestre di quest'anno e prevede di proporre la cancellazione della registrazione del "Thailand Pass", a partire dal prossimo mese.
Il ministro del turismo Phiphat Ratchakitprakarn ha rivelato che il rinvio è stato deciso per condurre ulteriori ricerche e considerare a fondo tutte le dimensioni in merito alla questione, in particolare su come la tariffa per l'arrivo via terra dovrebbe essere riconsiderata più economica di quella per mare e aria, secondo la sua considerazione. Ciò è particolarmente vero, secondo Phiphat, per paesi vicini come Malesia e Cambogia, in cui una tassa di 300 baht per entrare nel paese è significativa per molti.
Una proposta rivista sarà reintrodotta al Consiglio dei Ministri, possibilmente nei prossimi due mesi. Se approvato, la riscossione della quota avverrà 90 giorni dopo la pubblicazione della Royal Gazette che potrebbe essere compresa tra il quarto trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023.
Per quanto riguarda la cancellazione del Thailand Pass, Phiphat ha inoltre dichiarato all'Associated Press che il Ministero proporrà la questione al CCSA (Center for Covid-19 Situation Administration) durante il suo prossimo incontro. La proposta includerà la rimozione di un requisito assicurativo. Crede che la cancellazione potrebbe attirare più turisti stranieri in quanto non saranno più tenuti ad acquistare un'assicurazione di viaggio o ad affrontare complicate procedure di ingresso.
Il prossimo grande incontro della CCSA è fissato per venerdì 17 giugno, ed è anche destinato a coprire i mandati di maschere e le successive aperture legali di locali notturni e luoghi di intrattenimento.