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La Corte Costituzionale ha votato che il “Decreto Emergenza” non è contrario alla Costituzione.
La votazione ha fatto seguito all'obiezione dell'attivista pro-democrazia Piyarat "Toto" Chongthep che ha chiesto alla Corte costituzionale di valutare se l'articolo 9, paragrafo 2, e l'articolo 11, paragrafo 6, del decreto di emergenza non siano coerenti con l'articolo 32 della Costituzione.
La Corte costituzionale si è poi riunita mercoledì 1 giugno per discutere la questione. La Corte, con una maggioranza di 8 a 1, ha stabilito che l'articolo 9, che vietava i grandi assembramenti, e l'articolo 11, che ha conferito al Presidente del Consiglio la facoltà di ordinare urgentemente il divieto di qualsiasi azione che possa costituire pericolo per la sicurezza dello Stato o del popolo, se necessario, non sono in contraddizione con l'articolo 26 della Costituzione.
Il Decreto Emergenza è in vigore dall'inizio del 2020 ed è stato recentemente prorogato almeno fino alla fine di luglio di quest'anno nonostante le pesanti critiche sui social media. Il governo thailandese afferma che il decreto è ancora necessario per controllare il Covid-19, tuttavia, i critici affermano che viene utilizzato per fermare potenziali proteste e raduni pro-democrazia. Il governo thailandese nega questa affermazione.